Martedì 9 Agosto il gruppo redazione della SPES ha incontrato Enrico Malan, segretario della
Cumpagnia d’i Ventimigliusi, insignito con il prestigioso “San Segundin d’Argèntu”, massimo
premio della Città di Ventimiglia per i suoi concittadini più meritevoli.
Fabio Vicari, Marina Parodi Borghino, Andrea della Giovanna e Anna De Vescovi hanno rivolto al
loro celebre concittadino numerose domande che proviamo brevemente a sintetizzare in questo
pezzo. Malan ha voluto omaggiare i ragazzi con le opere curate da lui in questi anni: “IL glossario
ed il dizionario italiano – ventimigliusu.
“Che cosa ha provato nel ricevere questo premio?” – Risponde Malan: “tanta tantissima emozione,
mista a incredulità. E’un periodo difficile della mia vita: compio i 90 anni il 7 settembre. Dedico
questo riconoscimento a mio fratello Erminio (recentemente scomparso N.D.R.) cui devo tanto per
la condivisione dei miei studi dialettali e per la vicinanza nei momenti duri della vita”.
“Quanto tempo ha dedicato alle sue ricerche nel dialetto ventimigliusu?” domanda Andrea – “Prima
di andare in pensione da ferroviere, dedicavo alla ricerca lessicale il poco tempo disponibile, ora
invece ogni momento è buono per trovare spunti, nuove idee o motti per le mie ricerche”.
“Come vede Ventimiglia nel futuro?” domanda Marina a Enrico che risponde in modo secco e poco
ottimistico… “hai per caso un’altra domanda?”
“Io amo la Marina di San Giuseppe dove sono nato io, mia mamma ed anche i miei nonni, provo
nostalgia nel vedere i mutamenti edilizi e le nuove opere che hanno stravolto il bellissimo litorale”
Fabio Vicari si interessa specialmente agli aspetti più personali e privati cui Malan risponde con
delicatezza “Sapete, io devo tanto alla mia nonna, di cognome Allavena, che mi ha insegnato il
dialetto più autentico ed a mio fratello che mi ha trasmesso l’amore per la marineria”.